Augmented reality: l’illusione è la nuova realtà

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Virtuale o reale?

Una domanda che, in un futuro non troppo lontano, difficilmente faremo.

Perché siamo entrati nell’era 3.0, l’era nella quale vogliamo immergerci in una realtà virtuale e viverla con tutti i cinque sensi.

Un’integrazione perfetta, una virtuality che presto farà da cornice alle nostre vite…o già lo sta facendo?

La fusione tra reale e virtuale è infatti l’intento di una delle tecnologie più affascinanti degli ultimi anni: l’augmented reality.

La realtà aumentata.

Per chi non la conoscesse, si tratta del potenziamento di un’esperienza sensoriale, attraverso l’uso di device tecnologici (come smartphone I-pad) capaci di creare una seconda realtà sovrapponibile a quella esistente, ma non per questo meno vera.

E’ come se oggi non riuscissimo ad accontentarci di una sola realtà: nonostante il costante bombardamento di informazioni e stimoli dall’esterno, vogliamo sempre di più e soprattutto che sia integrato nella nostra vita reale.

google-glass-explorer

L’esempio più potente di augmented reality è indubbiamente quello realizzato da Google con i suoi Google Glass, dei quali avevo già parlato ad inizio anno (qui il post): da allora i miglioramenti apportati al prodotto sono stati tanti e vicina è la loro uscita sul mercato.

Oltre alla creatura di Google, numerosi sono gli esempi di augmented reality realizzati nei settori più diversi.

In questo mio precedente post vi avevo parlato di due interessanti sperimentazioni di realtà aumentata in campo culturale: Palazzo Madama e Pinacoteca Agnelli, infatti, avevano dimostrato come la visita di un museo potesse diventare un’esperienza ancora più ricca, innovativa e coinvolgente, tanto da far parlare di augmented museality.

Non solo cultura, ovviamente: la realtà aumentata sta facendo irruzione nelle case e nella vita quotidiana di ognuno di noi.

Pensiamo, per esempio, ad una situazione da tutti sperimentata almeno una volta nella vita: la scelta dei mobili per la propria casa.

Il colosso svedese Ikea ha pensato di facilitare il compito ai suoi potenziali clienti, lanciando da quest’anno uno straordinario catalogo interattivo, grazie al quale possiamo non solo accedere a contenuti extra, ma visualizzare direttamente nella nostra casa i mobili scelti, ancora prima di acquistarli.

Scaricando l’app da iOS o Google Play, basterà posizionare il catalogo nel punto esatto dove vorremmo avere il nuovo mobile, puntarci la fotocamera dello smartphone/tablet e la magia dell’augmented reality si materializzerà davanti ai nostri occhi…

…e se non avete bisogno di rinnovare l’arredamento della vostra casa, può sempre essere un buon modo per fare qualche risata in compagnia.

Non c’è dubbio: questa tecnologia dà vita a vere magie e quindi come non rendere protagonisti anche i bambini?

La Disney, cogliendo la forza dell’augmented reality, ha deciso di offrire ai bimbi un’esperienza totalmente nuova e sorprendente da vivere con i suoi numerosi personaggi: i Disney Research Labs di Pittsburgh hanno infatti realizzato un proiettore speciale, chiamato HideOut, con il quale i libri di fiabe si animeranno sotto gli occhi meravigliati dei bambini.

La Disney non è comunque nuova alle esperienze di realtà aumentata: basti vedere quello che era stato realizzato addirittura due anni fa a New York, con l’invasione di Times Square da parte dei più famosi personaggi Disney, con i quali grandi e piccini potevano interagire…

 

C’è un posto, poi, per il quale tutti i bambini vanno matti…

Un posto child-friendly, ricco di colori e dove mangiare i piatti da loro tanto amati: McDonald’s.

E secondo voi la catena di fast food n°1 al mondo non ha voluto “aumentare la realtà”, regalando nuove esperienza di gioco oltre al classico Happy Meal?

Ovviamente no: McDonald’s ha infatti realizzato un tavolo innovativo, anche se per il momento sperimentato solo nella città di Yishun, in Singapore.

Un tavolo che non servirà solo per mangiare hamburger e patatine fritte, ma che si rivelerà ricco di sorprese e divertenti giochi interattivi: in fondo, come spiegato nel video promo, McDonald’s per un adulto potrà essere solo un ristorante, ma per un bambino è un vero e proprio parco giochi.

Il nome di questo tavolo interattivo?

Happy Table. E non poteva essere altrimenti.

Il suo funzionamento si basa su tags NFC collocati sotto il tavolo e che interagiscono con lo smartphone su cui è stata precedentemente scaricata una app: pochi secondi e il tavolo prenderà vita…

 

A questo punto, qualche dubbio potrebbe sorgere.

Con lo sviluppo della realtà aumentata, i bambini saranno ancora capaci di usare l’immaginazione?

E quando anche i personaggi che prendono vita dai libri di fiabe saranno diventati abitudine, quale sarà il passo successivo?

In realtà è ancora troppo presto per queste preoccupazioni, ma qualcuno ha già voluto ipotizzare un futuro apocalittico dove i nostri occhi, sempre meno umani e più tecnologici, saranno capaci di tutto: si tratta di Sight, corto futuristico premiato all’ultima edizione degli Auggie Awards e realizzato da due studenti israeliani che hanno immaginato un “futuro aumentato”, dove tutto viene creato e reso possibile dalla nostra vista potenziata.

Una vita che si trasforma in una sorta di videogioco, dove ogni azione è controllata da applicazioni installate nelle nostre retine, le case si svuotano di mobili reali per riempirsi di oggetti visibili solo agli “occhi potenziati” e dove ogni rapporto umano è stravolto e perde di autenticità.

Visione estrema e eccessivamente futuristica?

Non ne sarei così sicura, ma giudicate voi stessi…

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

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