Chi dorme…non piglia lettori: i proverbi del (buon) blogger

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Ci caschiamo sempre.
Quando vediamo un bel tramonto (“Rosso di sera bel tempo si spera”), quando parliamo del Paese che va in malora (“Si stava meglio quando si stava peggio”) o quando ci lamentiamo di primavere e autunni che non arrivano mai (“Non ci sono più le mezze stagioni”).

I proverbi fanno parte della nostra cultura comune e visto che stiamo viaggiando insieme sulle strade del web, mi sono chiesta: e se li portassimo insieme a noi? Magari potremmo scoprire che i consigli per avere successo nel blogging possono nascondersi proprio là…nell’insospettabile saggezza popolare.

♦ Nessuno nasce imparato

nessuno nasce imparato

…nemmeno sul web!

Primo consiglio popolare per chi vuole avere successo in rete: unire la passione ad una solida conoscenza.
Per far sì che il nostro lettore abbia Fiducia in noi e gli altri si accorgano del nostro blog, dobbiamo scrivere contenuti di qualità, utili ed originali, ma per riuscirci dobbiamo fare chiarezza su cosa proporre e come.

Ancor prima di inaugurare il nostro blog, quindi, dovremmo porci delle domande.
A quale nicchia ci rivolgiamo? Sappiamo padroneggiare gli argomenti? Conosciamo le regole del web writing? Ci muoviamo bene sui social media?

Proprio perché “nessuno nasce imparato”, dobbiamo studiare tantissimo e costruire le nostre conoscenze giorno dopo giorno: la scrittura di ogni nuovo post, infatti, ci pone di fronte ad una nuova sfida che deve sempre trovarci preparati, altrimenti la falliremo in pieno.
Qualsiasi sia il tema su cui vogliamo scrivere, non sottovalutiamo mai la fase della ricerca e dell’approfondimentoda un grande blog, derivano sempre grandi responsabilità! 😉 

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♦ Inutile piangere…sul “post pubblicato”

A proposito di grandi responsabilità, non poteva certo mancare questo proverbio!
Pochi giorni fa ti avevo parlato di ragù e sughi di pomodoro usandoli come termini di paragone con i post lunghi e brevi.
Adesso immaginiamo di avere ospiti a cena: mica vorrai portare a tavola piatti cucinati male o con ingredienti sbagliati (magari con il sale scambiato per zucchero o viceversa)?

È vero, il nostro ospite potrà spazzare via il saporaccio lasciato in bocca con un bel bicchiere d’acqua, ma poi cosa farebbe? Continuerebbe a mangiare o lascerebbe il piatto?

Ogni nostro ospite/lettore merita rispetto e non una scrittura frettolosa, distratta, senza cura nei dettagli…altrimenti non sorprendiamoci di vedere strane espressioni sui loro volti!

Per evitare di piangere sul post pubblicato e pentirci di cosa abbiamo scritto quando ormai è troppo tardi, dobbiamo assicurarci che ogni dato sia giusto, che la sintassi sia fluida e che la grammatica venga rispettata.
Troppe volte, infatti, troviamo articoli scritti con apostrofi e accenti fuori posto o con congiuntivi incerti, come se la grammatica fosse un ornamento secondario (a proposito, se vuoi rispolverare qualche regolina, ti consiglio di leggere questo utile post di Ludovica de Luca).

Certo, possiamo correggere l’errore appena ce ne accorgiamo, ma sappiamo bene che tutto ciò che compare in rete, anche solo per pochi minuti, potrà avere lunga vita nella memoria e negli smartphone dei lettori.

Qual è l’unica soluzione? Proprio come accade in cucina, quando assaggiamo qualcosa che stiamo preparando per assicurarci che sia buono, così dobbiamo fare con il nostro articolo: leggerlo, rileggerlo, ririleggerlo e possibilmente ad alta voce.

Dopo averlo letto, potremmo ad esempio accorgerci che il nostro “piatto di parole” è troppo pesante: in questo caso dobbiamo subito alleggerirlo e tagliare il superfluo, prima che qualcuno possa cercare il digestivo da un’altra parte.
E se invece ci accorgessimo che il nostro piatto non sa proprio di niente? Arricchiamolo con qualche spezia, insaporiamolo con la nostra personalità, il nostro carattere, il nostro stile.

Ciò che più conta è ricordarsi che per scrivere bisogna essere sempre attenti e svegli…perché come recita il titolo del post, chi dorme non piglia lettori!

proverbi buon blogger 

♦ L’unione fa la forza

Il web è relazione, è scambio, è collaborazione.

Se ci chiediamo il perché di poche visite nel nostro blog o di pochi followers sui social, magari prima poniamoci qualche domanda su come ci comportiamo in rete.
Interagiamo con le persone? Leggiamo gli altri blog? Condividiamo e commentiamo i loro post?

Se la risposta è sì, il proverbio successivo farà al caso tuo.
Se la risposta è no…

Una delle cose più belle dell’essere blogger, infatti, è proprio confrontarsi con gli altri.
È assolutamente fondamentale dedicare parte della propria giornata alla lettura degli altri blog: solo così spalancheremo nuove porte, ci metteremo a confronto con altri  punti di vista, nasceranno nuove idee, conosceremo altri modi di pensare, nuovi concetti, stili di scrittura…e di imparare non si smette mai.

Dobbiamo, però, andare oltre la sola lettura: dobbiamo partecipare alle discussioni sui social, interagire con gli altri nelle community, condividire i post più interessanti che abbiamo letto e ovviamente, commentarli.
Attraverso il comment marketing, spontaneo e mai forzato, possiamo renderci visibili ad un nuovo pubblico, creare connessioni, rafforzare la nostra identità e dare una spinta al nostro blog.

Dobbiamo considerare la nostra presenza sul web come un puzzle le cui tessere non si trovano solo nelle nostre mani: alcune si nascondono in quelle degli altri e senza di loro, scordiamoci di avere il puzzle completo.

Poi magari chissà, tra una tessera e un’altra, tra un tweet e un commento, possono prendere vita collaborazioni vere, articoli scritti a più mani e guest post .

Non c’è bisogno che sottolinei quanti vantaggi possano portare queste collaborazioni…anzi, potrei sintetizzarli in una sola frase: chi trova un blogger amico, trova un tesoro.

♦ La pazienza è la virtù…dei blogger 

Decido di aprire un blog.
Lo apro.
Voglio avere successo subito.

 

Ehm…in un mese?

Vabbè, in due!

Chiudo con questo proverbio non perché sia il meno importante, ma perché è il principio base della vita di ogni blogger: la pazienza.
Prima di pensare ad avere successo e di diventare autorevoli nella propria nicchia, ne deve passare di acqua sotto i ponti…o meglio, di post sotto le proprie mani: bisogna sudare, scrivere, sudare, scrivere, sudare, scrivere. E sbagliare.

Sì, perché gli errori fanno sempre parte degli inizi e non ci abbandoneranno nemmeno dopo, lungo il nostro percorso: io nei primi mesi ne ho fatti tantissimi e continuo a farne, ma ti posso assicurare che sono impressi nella mente uno ad uno, insieme agli insegnamenti che ne ho tratto e continuo a trarne.
Gli errori potrebbero bloccarci, ma in realtà ogni motivo che abbiamo in mente per mollare è solo una scusa, proprio come ricorda Riccardo Esposito in questo articolo dedicato alle  7 scuse per non pubblicare.

Essere blogger significa conoscere tutti i colori e le sfumature dell’insuccesso, buttarci sopra un secchio di acquaragia e ricavarne un’opera nuova. Più colorata. Più bella. Più forte.

La virtù principale, quindi, deve essere proprio quella di saper fronteggiare ogni piccolo, grande fallimento, fin dall’inizio.
I primi post passeranno inosservati, rotoleranno via come balle di fieno lungo strade silenziose…

…potrebbero passare mesi prima che cambi qualcosa, mesi nei quali non dobbiamo mai smettere di lavorare duro per acquistare visibilità, senza tradire i propri obiettivi e il proprio stile…mesi nei quali dobbiamo sfruttare ogni momento per catturare nuovi stimoli e scrivere, ogni situazione per dire “Ehi, sono qui!”, cogliere ogni occasione per sperimentare e mettersi in gioco, perché si sa che la fortuna aiuta gli audaci.

Poi lentamente qualcosa inizierà a cambiare…inizierà a cambiare grazie alle relazioni con gli altri, grazie a quel post che viene condiviso e apprezzato…e inizierà a cambiare in noi.
In noi che continueremo a fare errori, ma impareremo. E risbaglieremo. E riimpareremo.

Questo è il meraviglioso “gioco” del blogging (e della vita): un ottovolante di esperienze ed emozioni, dove a volte sali fino a quasi toccare il cielo con un dito ed altre volte scendi…ma sei sempre in corsa, sempre in carrozza, sempre con le mani volte verso il cielo, pronte a ritoccarlo.

Ricordiamoci: solo chi la dura, la vince. 😉


Ora lascio il volante nella tue mani: ti va di aggiungere qualche proverbio alla mia lista?
Ti aspetto nei commenti!

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

5 Comments

  1. Articolo molto interessante, io aggiungerei una cosa ad un pezzo del tuo articolo:

    “Un po’ come accade proprio in cucina, quando assaggiamo qualcosa che stiamo preparando per assicurarci che sia buono, così dobbiamo fare con il nostro articolo: leggerlo, rileggerlo e ririleggerlo e possibilmente a voce alta.”

    Leggerlo, rileggerlo e ririleggerlo….. e magari anche farlo leggere ad un’altra persona, molte volte siamo così “assuefatti” a quello che abbiamo scritto che non vediamo gli errori.

    • È verissimo…quante volte è capitato anche a me: gli occhi iniziano a perdersi tra le parole e non riescono più a focalizzare cosa è giusto o cosa è sbagliato…a volte, infatti, può accadere il contrario: compaiono errori inesistenti, la lettura improvvisamente diventa poco scorrevole e fluida.

      Io quando mi accorgo di non essere più completamente “lucida”, chiudo tutto e faccio altro, ma l’aiuto di un’altra mente, sicuramente meno assuefatta della nostra, potrebbe essere la chiave di volta, la tessera preziosa che mancava al nostro puzzle di parole…

      Grazie mille per la tua preziosa aggiunta, Andrea! 🙂

  2. Grazie della citazione 🙂

    Aggiungo: La calma è la virtù dei forti.

    Mai andare di fretta nel blogging. Pianificare tutto, il progetto almeno, seguire un calendario editoriale. E non aver fretta di raggiungere grandi numeri, ché solo col tempo arriveranno. Se arriveranno, ovvio. Ma quella è un’altra storia.

    • Figurati Daniele, è sempre un piacere condividere ciò che è utile e di valore! 😉

      Giustissimo, la fretta è sempre una cattivissima consigliera e per questo ho concluso proprio con l’accento sulla pazienza: sperare di raggiungere subito il successo senza aver pianificato bene il proprio progetto, è come correre su un pavimento coperto d’olio…non riusciremo a stare in equilibrio a lungo e prima o poi scivoleremo, cadendo sui nostri errori.

      Bisogna saper aspettare e lavorare duramente, perché come aveva detto l’allenatore Vince Lombardi “Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore”.

      Grazie ancora, Daniele 😉

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