Il fenomeno Morandi: 4 consigli per un brand di successo

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Pin It Share 0 LinkedIn 0 Buffer 0 0 Flares ×

Spesso quando parliamo di social media marketing usiamo paroloni, statistiche e strumenti…poi all’improvviso spunta Gianni Morandi.

Sì sì, proprio lui: l’eterno ragazzo dalle mani smisurate, il cantante, l’infaticabile maratoneta, uno dei sorrisi più contagiosi dello spettacolo italiano.

Un sorriso che ci dà appuntamento ogni giorno, in un posto che sembrerebbe lontano anni luce da lui, classe 1944: Facebook.

Nessuno l’avrebbe previsto, ma Morandi è diventato un vero fenomeno social negli ultimi mesi: la pagina ufficiale Facebook ha superato un milione di fan  ed ogni post genera in media 20/30.000 likes, oltre che centinaia di condivisioni e commenti.

Inevitabile che diventasse oggetto di discussioni e ammirazione da parte di testate online, blogger e esperti di social media che non hanno potuto far altro che dire “Chapeau” e iniziare a considerarlo come una vera case history al pari di altre.

Dal 2012, infatti, la sua pagina ufficiale ha subito una vera svolta: non più semplice muro dove condividere link di spettacoli o pensieri saltuari, ma un diario giornaliero che profuma di vita.

Di vita vera.

La sua pagina sembra emanare il profumo del pane appena sfornato, del caffè che gorgoglia nella moka e ci fa alzare dal letto con un sorriso, della rosa regalata a sorpresa dal nostro fidanzato, della lasagna della domenica, dell’aria fresca (non sembra, ma anche quella ha un odore ed è buonissimo), o del barbecue con gli amici, quelli veri.

Potrei continuare all’infinito, perché la vita è piena di odori e ricordi e Gianni Morandi riesce ad evocarli tutti…come se riuscissero miracolosamente a passare attraverso schermi del pc o dello smartphone, alla faccia dell’impossibile.

Come? Facendoci entrare nel suo mondo.

Morandi è tutto tranne che un “social media coso” e sicuramente non avrà mai sentito parlare di engagement o sentiment, ma è riuscito ad ottenere tutto con la forza della sua personalità, dando vita ad una community appassionata alle sue storie, ai momenti familiari condivisi con noi, ai caffè, alle corse mattutine o a qualche ricordo del passato.

E in quel milione di fan non troviamo solo appassionati del Morandi cantante: ci sono fan del Gianni persona, quelli che magari conoscono solo “Fatti mandare dalla mamma” e “Uno su mille“, ma che hanno iniziato a seguirlo per passaparola e sono rimasti travolti da un uragano di storie e semplicità.

Un risultato che farebbe gola a qualsiasi brand, piccolo o grande che sia: rafforzare il rapporto con i fan già conquistati e fidelizzarne di nuovi, ogni giorno.

Allora entriamo dentro il fenomeno Morandi, cerchiamo di capirne i punti di forza e trasformiamoli in consigli per rafforzare la presenza in rete di un brand.

1. Genuinità

Perché Morandi riscuote così tanto successo su Facebook?

Uno dei motivi è la sua disarmante spontaneità: gesti e momenti di vita quotidiana normalissimi, ma che sono intrisi di genuinità…e non è una cosa del tutto scontata.

Pensi che lui si sforzi nel fare tutto questo? Assolutamente no, perché è questa la sua personalità e si limita semplicemente a trasferirla sui social facendoci sentire suoi amici, come se fossimo davvero insieme a lui intorno a quel tavolo, a prendere un caffè…

La genuinità dà sempre senso di calore e vicinanza, toglie le sovrastrutture e svela ciò che siamo veramente: per chi lo segue su Facebook non è più Morandi, ma semplicemente Gianni.

La sua spontaneità non manca anche nel rapporto diretto con i fan: ogni risposta è scritta con tono amichevole e gentile, come se davvero fosse un amico di vecchia data che ci è venuto a salutare, ma non con una fredda stretta di mano, bensì abbracciandoci.

2. Positività

Ti sfido a trovare una foto di Morandi senza sorriso: impossibile.

In fondo è stato lui stesso a dichiararne l’importanza in un post pubblicato ad agosto, accompagnato da uno dei suoi leggendari autoscatti (perché sì, lui si rifiuta di usare la parola “selfie“):

“Ho letto in questi giorni tanti blog e siti internet che parlavano della nostra pagina, dopo il superamento del milione di fan. Molti complimenti ma quasi tutti sorpresi da questo risultato, considerato che la pagina non è altro che un diario familiare che propone cose molto semplici, a volte persino banali. E’ vero, e’ un diario fatto di cose semplici forse inutili ma a parlare di crisi, corruzione, omicidi, guerra, violenza etc, ci pensano già telegiornali e quotidiani a tutte le ore del giorno e non voglio commentare anch’io. Non vorrei nemmeno informarvi se ho dei problemi, se ho mal di testa, se litigo con mia moglie, se sono di cattivo umore, se mio figlio mi fa arrabbiare o se vado dal medico e dal dentista…. Ognuno ha già i suoi guai e le sue beghe quotidiane da risolvere. Finché mi sarà possibile preferisco fare un sorriso e postarlo… o cantarvi una canzone. Autoscatto.”

Non hai la sensazione che queste sue parole ci sorridano?
E il sorriso è davvero contagioso, perché poi finito di leggere, mi accorgo di averlo stampato sulla mia faccia.

Il suo obiettivo è così raggiunto: trasmettere leggerezza, lasciare fuori dai social la negatività, ridere di se stesso, delle sue debolezze o dell’età che avanza, guardare al futuro con ottimismo nonostante tutto e spingere gli altri a fare lo stesso.

3. Emozioni

Morandi, scrivendo le pagine di questo suo diario, dimostra di essere un abilissimo storyteller: sì, i testi sono semplici, semplicissimi, ma è la loro immediatezza ad esserne il punto di forza e a permetterci di entrare in connessione con lui.

Niente orpelli, niente giri di parole, solo il flusso delle sue emozioni e questo è lo storytelling: riuscire attraverso parole, suoni o immagini, ad entrare in sintonia con le persone, suscitare in loro una reazione, trasmettere uno stato d’animo. In una parola, coinvolgere.

E lui lo fa con i suoi piccoli racconti di quotidianità, di calore familiare, con i ricordi di gioventù nati da una foto in bianco e nero trovata tra i cassetti oppure condividendo le emozioni che provò durante il primo incontro con sua moglie…storie di una dirompente semplicità, ma talmente dirette da farci sentire in perfetta sintonia con lui.

4. Costanza e interazione

Qualcuno forse se lo sarà chiesto, guardando per la prima volta la pagina: sarà davvero lui a scrivere?
Per più di una volta è stato lo stesso Morandi a confermarlo: è lui, insieme alla moglie Anna a gestire personalmente la pagina, nessun social media team alle spalle.

La sua costanza e dedizione alla pagina sono davvero incredibili: aggiornamenti quotidiani, interazione con i fan (anche se più volte chiede scusa per non riuscire a rispondere a tutti) e un occhio sempre attento sull’attualità per farne nascere qualche riflessione insieme al pubblico.

Due suoi punti di forza sono questi: la continuità, che in rete aiuta sempre a fidelizzare e la cura dei rapporti con il pubblico, verso il quale mostra sempre interesse…

“Mi piace questo contatto quotidiano con voi, condividere momenti di vita, leggere i vostri messaggi, ascoltare le vostre storie.”

• I 4 consigli ai brand

Ok, siamo entrati dentro il fenomeno Morandi, un fenomeno nato spontaneamente senza strategie o calcoli, ma solo per il desiderio di raccontarsi e farsi raccontare.

A questo punto riponiamoci la domanda iniziale: cosa può imparare un brand da tutto questo?

Bene, rileggi ogni suo punto di forza, immergiti nei suoi post: quello che un brand deve imparare è un atteggiamento, è un approccio (giusto) con i social, con il pubblico e che ti vado a riassumere così:

1. Sii autentico.
Prendi per mano le persone e falle entrare nel tuo mondo, facendole sentire a casa.
Considera ogni tua mossa come il profumo del caffè nella moka: devi attirarle per la tua genuinità, quindi usa un linguaggio amichevole e diretto, mostra il lato umano dell’azienda, le persone che la animano, i momenti di svago o i work in progress. Sii sempre amico del tuo fan.

2. Sii positivo
Un contenuto leggero ha sempre più probabilità di essere condiviso: come ha scritto lo stesso Morandi, la nostra vita è già piena di problemi, almeno sui social…sorridiamo!
Ricordati, però, che la leggerezza va a braccetto con la qualità: regala sorrisi, ma senza mai mettere a rischio la credibilità che hai conquistato.

3. Emoziona
Il pubblico è affamato di storie che possano provocare in loro una reazione, le facciano identificare, coinvolgere, lasciare una traccia nella memoria e che le spingano a volersi a loro volta raccontare, creando una sinergia speciale.
Al bando l’autoreferenzialità, conosci il tuo pubblico e regala loro storie memorabili che possano toccare le corde giuste (hai presente il video di Wind?).

4. Sii costante e interagisci
Da Morandi devi prendere l’atteggiamento, ma questo deve essere supportato da una strategia ben definita. Non lasciare niente all’improvvisazione, affidati a dei professionisti e non avere fretta: i risultati si ottengono con tanto lavoro, costanza e continuità. Tu, intanto, non smettere mai di interagire con il pubblico: cura ogni rapporto, ascoltali, parlaci, fai sentire la tua vicinanza…ricordi il motto di Morandi?

UNITI


 

Tu cosa pensi del fenomeno Morandi? Credi anche tu che possa essere un buon esempio per ogni brand?

Fammi sapere la tua opinione nei commenti! 😉

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

6 Comments

  1. Quando ti mostri in maniera “genuina” e non costruita vinci sempre e per fare questo non serve essere un “social media coso” ne aver letto nessun libro di SEO 😀

    Si credo che molti Brand dovrebbero prendere come esempio il fenomeno Morandi.

    • Ciao Andrea,
      hai centrato il punto: Morandi ha dimostrato, con naturalezza, quale sia l’atteggiamento giusto per vivere i social, costruire e fidelizzare una community…poi ovvio, al contrario di Morandi, è bene che un brand vada ad affidarsi ad un “social media coso” per evitare danni, visto ne vediamo tanti in giro! 😀

      Grazie mille per il tuo commento, Andrea…a presto!! 😉

    • Bentrovata Grazia! 🙂
      Esatto, mi ha colpito veramente tanto proprio per questo: ritengo sia un’eccezione in quel mondo e ogni volta che vedo un suo post nella News Feed, so che potrò contare su un’iniezione di genuinità, su una piccola storia piena di calore e verità.

      Grazie per aver letto il post e per il tuo commento…a presto! 😉

  2. Ti dico la verità: lo seguo anche io su FB e tutte le volte che, in un suo post, vedo milioni di Mi piace, mi sorprendo:)))
    Si, probabilmente accade per i motivi che dici tu: genuinità, semplicità, emozione…Forse è per questo che lo seguo anche io!
    Tutto sommato, mi fa piacere sapere se esce con Anna, dove va in vacanza, se dalle sue parti piove…o se è andato a caccia di funghi.
    Però…secondo me, se ottiene tanto successo, è solo perché è GIANNI…e non una persona qualunque.
    E’ lui stesso un brand;-) perché…a livello di content marketing…non è proprio il top…;-)
    Mia opinione…eh…;-)
    Vivy

    • Ciao Viviana,
      innanzitutto ti ringrazio per essere passata dalla Web Road e per aver condivido la tua opinione! 🙂

      In realtà hai proprio colto il punto: nonostante la fama, nonostante sia già un “brand” affermato, non ha perso quella genuinità che tutti dovremmo avere sui social.
      Io stessa ho sottolineato nel post che i testi sono molto semplici, ma è questo il suo punto di forza: non c’è voglia di apparire, solo voglia di raccontarsi, di condividere emozioni e di ascoltare il pubblico…e per me non solo è una rarità in quel settore, ma anche un vero esempio da seguire per chiunque voglia rafforzare la propria identità online 😉

      Grazie ancora per aver voluto lasciare la tua impressione…a presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *