Tu chiamale se vuoi…#visualsamo emozioni

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Ho pensato molto a come raccontare il Visual Storytelling Day di sabato scorso: ho ripreso in mano gli appunti, riletto tutti i tweet, iniziato a fare uno Storify, riguardato le foto scattate durante gli interventi…poi è capitata questa sotto gli occhi e nonostante l’avessi già vista e condivisa più volte, ho sorriso da sola.

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Ho pensato subito: “No, non posso scrivere un solo post su quella giornata”.
Ed è per questo che ce ne saranno due: il prossimo sarà dedicato a tutto quello che abbiamo imparato sul visual storytelling, ma voglio prima darti una piccola anticipazione…proprio partendo da questa foto.

Perché per me lì è racchiuso quello che è stato il senso di tutta la giornata e che in fondo è la chiave stessa del visual storytelling: l’emozione.

Quando parliamo di storytelling, infatti, tutto ruota attorno a quella parola: i brand, attraverso le loro strategie visual, devono saper emozionare, coinvolgere, diventare più umani e avvicinarsi al pubblico.
Essere autentici diventa il loro obiettivo, la condivisione il loro mantra e mentre ci rifletti, capisci che tutto questo non è solo dentro slide e case studies da studiare: le emozioni, la condivisione, l’autenticità sono state le protagoniste di tutto il Visual Storytelling Day.

Ricordi quando ho paragonato il primo anno di vita di un blog al primo anno di vita di un bambino?
Ecco, la mia Web Road ha da poco compiuto un anno e sai anche tu cosa succede ad un bimbo: il mondo intorno a lui diventa un universo da esplorare, giorno dopo giorno, gattonando ovunque o prendendo qualsiasi cosa tra le sue manine, per conoscerle meglio.
Così deve fare un piccolo blogger: uscire dai suoi spazi, dalla sua gabbia piena di “giochi” e andare ad esplorare…incontrare, conoscere, imparare dagli altri. Arricchirsi.

Proprio sul treno di ritorno da Milano, mi sono tornate alla mente le parole di Riccardo Scandellari sul suo libro “Fai di te stesso un brand, così sono andata a recuperarle per condividerle con te:
“Molto probabilmente hai un sacco di contatti e relazioni proficue con gente che non hai mai visto di persona, perché è più facile creare connessioni online. Ma se vuoi costruire relazioni significative, dovrai obbligatoriamente passare per la conoscenza, nel modo più tradizionale del termine”

Come non dargli ragione, vero?
Trascorriamo giornate intere a leggerci, condividerci, chini su tastiere e illuminati da schermi…creiamo connessioni, spesso amicizie, diventiamo colleghi, ci diamo una mano.

Poi finalmente capita quell’occasione...l’occasione di andare oltre, guardarsi, stringere una mano, sentire per la prima volta la voce di una persona che segui da tempo (lo sai quanto è importante conoscere la voce di qualcuno, vero?)…e riecco le emozioni, che dall’on-line passano all’off-line.

I “mi piace” diventeranno sorrisi, i retweet si trasformeranno in sguardi, i +1 in mani che si stringono per la prima volta e le condivisioni in abbracci. Abbracci autentici, niente stickers, niente :* o :).

Tutto autentico, sotto le nostre mani e i nostri occhi.

Questo è successo sabato: per una blogger agli inizi come me, occasioni simili sono da cogliere al volo perché ne uscirai cambiato, più ricco e perché no, più felice.

Conoscere chi condivide il tuo percorso, chi si trova più avanti rispetto a te o allo stesso punto, scambiarsi opinioni, chiedere consigli, condividere dubbi e nuove idee in cantiere.
Tutto questo senza filtri ed è allora che capisci che in fondo non c’è alcuna differenza tra on-line e off-line: l’importante è che tu sia veramente te stesso. Sempre.

Sembra una frase fatta, un po’ come “Sono una ragazza solare e voglio la pace nel mondo”, ma è così: se sei te stesso in rete, quando passerai all’off-line gli altri lo capiranno e sapranno apprezzarti ancora di più una volta che tornerete all’online. I vostri rapporti si rafforzeranno.

Ecco perché l’emozione è stata la parola protagonista del Visual Storytelling Day ed ecco perché son voluta partire da quella foto: questo è stato il mio #visualsamo e questo primo post è in realtà un invito per te ad uscire e andare ad esplorare…e magari, lungo la strada, ci incontreremo! 😉

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Ora tocca a te: sei mai passato all’off-line incontrando qualcuno che seguivi on-line?
Sei d’accordo sull’importanza di rafforzare i rapporti anche fuori dalla rete?
Raccontami la tua esperienza (e le emozioni provate) nei commenti…io ti aspetto per il prossimo “visual viaggio”! 😉

[credit immagine in evidenza: I Love Creativity]

 

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

7 Comments

  1. Ale… non avrei saputo spiegarlo meglio!!!
    ” le emozioni, che dall’on-line passano all’off-line.”
    Bellissimo articolo!!!

    • Ely, grazie di cuore! 🙂

      Il passaggio dall’on-line all’off-line è stata una delle cose più belle della giornata, non potevo non dedicargli un post tutto suo!
      Ti mando un abbraccio (purtroppo solo virtuale) e a presto! 😉

  2. Non mi è mai capitato di incontrare dal vivo qualcuno che ho conosciuto online, ma di recente ci sto pensando. Colpa di certe persone conosciute ultimamente, che da subito mi fanno venire voglia di improvvisare un incontro. Chissà! 😉

    • Ciao carissima Grazia,
      innanzitutto ti chiedo scusa per non averti risposto finora, ma non avevo visto questo commento…per fortuna l’ho recuperato! 🙂

      Incontrarsi dal vivo è splendido e dovrebbe essere fatto più spesso…magari in qualche occasione futura riusciremo anche noi ad incrociarci! 😉

      Un caro abbraccio e a presto!

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