Brand e social media marketing: 4 consigli dall’Irlanda

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Piccola parentesi: benvenuto sulla nuova Web Road!
Come ti avevo anticipato prima delle vacanze, ho deciso di fare il grande salto e di acquistarmi questa nuova “casetta”: nuovo indirizzo, nuovi mobili e colori, ma lo stesso viaggio di sempre…e io sarò pronta ad accoglierti ogni settimana! 🙂

Detto questo, Settembre è ormai iniziato con i suoi propositi, le caselle mail che scoppiano, le agende che tornano a riempirsi, i grattacapi, le speranze….e la nostalgia.
Nostalgia per cosa? Ovviamente per le vacanze che ci hanno ricaricato, ma al tempo stesso lasciato una sensazione di vuoto come quel bagaglio che abbiamo rimesso al suo posto in cantina, in garage o, come nel mio caso, in un angolo della camera.

Come ho deciso di combatterla? Decidendo di parlare proprio di vacanze, ma niente filmini e gallerie di foto (chi mi segue su Instagram o Facebook ne avrà già abbastanza!): sulla Web Road amo gli incroci tra il mondo del web e la vita reale, quindi una settimana Irlandese non poteva che ispirarmi qualcosa!

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Ale @ Cliffs of Moher

Pochi giorni non bastano per scoprire l’Irlanda, ma in attesa di un secondo viaggio ancora più intenso, posso dire di aver potuto respirare la sua bellezza in tutte le sue forme…dalla natura alla cultura, passando per le tradizioni e lo stile di vita irlandese. Tutto mi ha conquistato.

Appena tornata, come faccio per ogni viaggio, ho iniziato a raccogliere le mie impressioni, i colori, le luci (e le nuvole!), i suoni, i sorrisi…poi improvvisamente s’è accesa una piccola scintilla e mi sono detta “Ma pensa! L’Irlanda potrebbe dare un bel po’ di consigli ai brand per la loro presenza sui social!”

Non ci credi?
Seguimi! 😉

• Spettacoli naturali

Avendo prenotato un’auto a noleggio per attraversare l’Irlanda da est ad ovest, ho potuto ammirare paesaggi splendidi e piccole perle che spuntavano all’improvviso lungo le strade, sempre strette e curve.

L’emozione più grande provata, con quel “Wow” uscito così naturalmente dalla mia bocca è stato sulle Cliffs of Moher, scogliere che raggiungono oltre 200 metri di altezza, inghiottite dall’Oceano Atlantico: l’impressione è di trovarsi davanti ad un quadro dipinto alla perfezione o ad un monumento scolpito tra acqua e cielo.

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Non è solo un paesaggio mozzafiato (anzi, breathtaking), ma uno splendido esempio di cosa si nasconda dietro capolavori naturali come questo: promontori di pietra calcarea imponenti e spettacolari che si sono formati attraverso un lavoro lungo, lento e ancora in evoluzione.

Qual è il consiglio dato dalle Cliffs of Moher ai brand?

✓ Pazienza…e professionalità

Il social media marketing continua ad essere un settore sottovalutato da alcune aziende, con community manager e “social media cosi” che ogni mattina si alzano e sanno che dovranno correre più veloce dei pregiudizi dei propri clienti.

I social sono una cosa seria ( e non seriosa, ma tra poco ne riparleremo) e se tu, caro brand, vuoi che la tua immagine possa beneficiare delle sue potenzialità, se non ti accontenti di essere un piccolo scoglio, ma vuoi diventare spettacolare come una scogliera, l’unica strada da percorrere è quella della costanza e della professionalitànessuna improvvisazione in rete, nessun discorso del tipo “C’è l’amico del mio amico che se ne potrebbe occupare, tanto questo lavoro può farlo chiunque!”.
I grandi risultati si ottengono con il tempo, con un lavoro costante e quotidiano affidato a persone dotate di professionalità, non a cuGGGini tuttofare!

Per convincerti dell’importanza di avere una strategia social, leggi questa riflessione fatta da Community Manager Freelancementre questo post di Ludovica de Luca ti mostrerà le cattive abitudine social da combattere!

• Cielo d’Irlanda

Di canzoni dedicate alla terra di smeraldo ce ne sono tante (bellissime quelle dei Modena City Ramblers, ad esempio), ma se pensiamo alla canzone per eccellenza, ecco che compaiono nella mente i rossi ricci di Fiorella Mannoia con il suo Cielo d’Irlanda.

Ok, quest’estate anche l’Italia ha avuto il suo bel da fare con un cielo piuttosto capriccioso, ma quello irlandese resta davvero unico: imprevedibile, cambia aspetto ogni quarto d’ora, ti fa partire di casa con indosso gli occhiali da sole e dopo poco ti costringe a prendere l’ombrello.

Come dice la canzone: “Il cielo d’Irlanda è un enorme cappello di pioggia, a volte fa il mondo in bianco e nero, ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero”

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Qual è il consiglio ispirato dal cielo irlandese?

✓ Preparati ad ogni imprevisto

Se il cielo fosse la community che parla di te (e con te) sui social media,  quel cielo sarebbe proprio irlandese: imprevedibile.
Tu cosa devi fare? Non farti cogliere impreparato e tenere sempre a portata di mano un ombrello per ripararti dalla pioggia o una giacca a vento per difenderti da raffiche improvvise.

Fuor di metafora, la community nata attorno al tuo brand va ascoltata e osservata continuamente: i loro post e tweet, i loro messaggi, complimenti e critiche non solo ti daranno un feedback preziosissimo per le tue future azioni, ma saranno l’osservatorio principale per monitore la tua reputazione on e off-line.

Cosa faresti se dovessi gestire un’improvvisa crisi sui social? Un commento negativo o un errore da te commesso e che qualcuno ti ha voluto far presente?
Tu devi saper gestire la situazione proprio come faresti quando scoppia un improvviso acquazzone: aprendo l’ombrello. E velocemente.
Il tuo ombrello è il piano di crisis management che ogni brand deve avere e che va a considerarne tutti gli aspettidalle casistiche che si possono presentare alle azioni da adottare per ognuna di esse, passando per le persone di riferimento da coinvolgere: per approfondire l’argomento ti consiglio di scaricare subito il preziosissimo e-book gratuito di Pennamontata ricco di consigli e utili case history dai quali  poter imparare.

• Cordialità degli Irlandesi

Prima di partire avevo letto ovunque di quanto il popolo Irlandese fosse gentile e socievole: dopo una settimana trascorsa laggiù non posso che confermare.

Una gentilezza che forse non ti sorprenderebbe in quei piccoli paesi dove sembra rimasta intatta una sana genuinità, ma che non ti aspetteresti in una città come Dublino…e invece se ti fermi per strada, con uno sguardo interrogativo verso la mappa che tieni tra le mani (ebbene sì, non ho ancora abbandonato la mappa cartacea), stai certo che qualcuno nel giro di pochi secondi si fermerà per chiederti se hai bisogno di una mano.

A me è successo più di una volta e posso assicurarti che non è una scena alla quale sono abituata qui in Italia e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Quale consiglio potrebbero dare gli Irlandesi?

✓ Far sentire la propria vicinanza

Se decidi di essere sui social, devi essere social: questo non significa autopromuovere te e la tua attività, perché equivarrebbe ad urlare.

Tu, invece, devi dialogare con la tua community, mostrarti come un amico, far sentire la tua vicinanza e disponibilità: essere social significa interagire, non starsene in un angolo a programmare i post della settimana senza partecipare alla vita della community.

Vai incontro alle esigenze dei tuoi fan e followers, ascolta le loro richieste e rispondi loro tempestivamente: non far mai cadere nel vuoto i loro bisogni, il social customer care è il segreto per un rapporto basato sulla fiducia.

Ricordati di essere sempre trasparente con la tua community e usa un linguaggio amichevole e autentico, perché i fan vogliono interagire con una persona, non con una fredda macchina.

Ricorda, la cordialità è sempre fondamentale, anche quando dall’altra parte sembra che qualcuno voglia intaccare la tua reputazione, ma tu fai attenzione a non confondere un troll con una semplice critica: al primo rispondi con indifferenza (Don’t feed the troll, ricordi?), alla seconda con calma, professionalità e gentilezza.

Per approfondire ti rimando a questo mio vecchio articolo, mentre se vuoi conoscere meglio le dinamiche del social customer care ti consiglio di seguire il blog di Paolo Fabrizio.

• Musica folk

Sono partita con la passione per la musica folk e questa non poteva che aumentare andando nella sua Patria: da ogni pub, piccolo o grande che fosse, potevamo sentire chitarre, violini e banjo che davano il ritmo ai balli di turisti entusiasti (e spesso un po’ alticci) o alle mani dei più timidi seduti ai tavoli di legno.

Ogni musicista o gruppo si distingueva per il proprio stile: c’era chi suonava solo pezzi tradizionali attorno ad un tavolino circondato dai clienti del pub o chi preferiva canzoni di oggi riarrangiate in chiave folk, suonandole da un palchetto.
Stili diversi che univano tradizione e modernità, ma con un comune denominatore: coinvolgimento e divertimento contagioso.

Qual è il consiglio dato dalla musica folk irlandese?

✓ Identità, modernità, coinvolgimento

Caro brand, sia che tu abbia una storia breve o lunga anni, avrai sicuramente un’identità solida con valori precisi da voler trasmettere al pubblico: ecco, quello è il centro di ogni tua azione e strategia di comunicazione on e off-line.

Attorno a quel nucleo, però, vibra un mondo in continua evoluzione al quale devi adeguarti: i tuoi valori non cambieranno, semplicemente si adatteranno ai tempi che corrono, proprio come accade a quei gruppi folk che hanno deciso di unire le sonorità tradizionali a quelle moderne.

Nel mantenere intatta la tua identità, restando al passo con i tempi, non dimenticarti cosa riesce a creare la musica folk: coinvolgimento.

All’inizio del post ho scritto che i social media sono una cosa seria, ma non seriosa: vanno gestiti con professionalità (e infatti i musicisti folk sanno il fatto loro!), ma devono porsi l’obiettivo di creare engagement.
Sui social non si vende, ma si creano relazioni: per farlo, è fondamentale essere positivi e dare leggerezzaemozionare e raccontare storie, rendere i fan protagonisti con iniziative, giochi e contest.

Solo così potrai dare ritmo alla tua community e le persone non potranno fare altro che sorridere, iniziare a battere le mani a tempo e buttarsi a ballare, insieme a te.


Ora lascio il volante nelle tue mani: sei d’accordo con questi consigli irlandesi? Vorresti aggiungere qualcosa?
Ti aspetto nei commenti! 😉

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

3 Comments

  1. Brava Alessandra: immagini, colori e racconti d’Irlanda intrecciati con validi consigli di Social Media Marketing! Fai bene a sottolineare il valore delle relazioni create online tra azienda e cliente perché è tema di fondamentale importanza per il successo di qualsiasi azienda.
    Infine, ti ringrazio moltissimo per aver citato il mio blog come riferimento in ambito Social Customer Care: cheers! 😉

    • Grazie di cuore Paolo! 🙂
      Mi sono completamente innamorata del Paese di smeraldo (e tu che lo conosci meglio di me puoi capire!) e quindi non poteva che ispirarmi qualche incrocio e associazione con il mondo digitale!

      La citazione del tuo blog era semplicemente “doverosa” parlando di Social Customer Care…dai sempre preziosi consigli per migliorare l’esperienza dei clienti e aumentare la loro fiducia verso l’azienda! 😉

      Grazie ancora per il commento e…cheers! 😉

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