Nel mio ultimo post ho parlato di come essere una mucca viola ai tempi dei social, ovvero come essere unici e straordinari in un mondo sovraffollato di messaggi, informazioni e concorrenza.
I trucchi per distinguersi dalla massa sono tanti e spesso sfruttano il 2.0, ma una delle migliori tecniche per raggiungere tale scopo, che unisce bassi budget a grande visibilità, è nata quasi trent’anni fa negli Stati Uniti e ancora oggi mantiene la sua innegabile forza attrattiva: si tratta del Guerrilla Marketing, introdotto nel 1984 da Jay Conrad Levinson, recentemente scomparso all’età di 80 anni.
E’ il marketing dove creatività e non convenzionalità regnano sovrane…con buona pace dei portafogli in difficoltà di molte aziende, perché per entrare nel campo di battaglia del guerrilla marketing non servono soldi, ma idee.
Idee straordinarie, sorprendenti, coinvolgenti, accattivanti: devono rompere la quotidianità e trascinare nel mondo del brand attraverso espedienti inattesi in luoghi assolutamente insospettati, ma a noi molto familiari.
Marciapiedi, mezzi pubblici, toilette, fermate dell’autobus, bicchieri, cassonetti della spazzatura: luoghi e situazioni dove le nostre difese psicologiche sono abbassate, così che l’effetto sorpresa e il coinvolgimento emotivo sono assicurati.
L’obiettivo?
Intrigare a tal punto la persona da riuscire a farla entrare nel proprio mondo così che possa condividere l’esperienza con i suoi amici e renderla virale…perché il passaparola è ancora oggi lo strumento di comunicazione più efficace al mondo.
Uno dei campi che maggiormente ha sfruttato le tecniche unconventional è quello della comunicazione sociale e la ragione non è difficile da comprendere.
Qui non bisogna vendere telefoni, macchine o saponi, ma sensibilizzare su un problema collettivo e promuovere comportamenti positivi.
Come riuscire, però, ad attirare l’attenzione del pubblico su tali questioni e spingerlo ad adottare le soluzioni suggerite?
E’ qui che l’originalità del messaggio e il suo essere spiazzante possono fare la differenza, suscitando forti reazioni, dallo shock alla commozione e spingendo così il destinatario a fermarsi e riflettere.
Ecco alcuni dei migliori esempi di guerrilla marketing realizzati negli ultimi anni, dove l’effetto sorpresa è stato raggiunto…e voi come avreste reagito?
Avete bisogno di…
Voglia di caffè?
Capelli…esagerati!
Problemi con i denti…addio!
Strane strisce pedonali…
Non si è sicuri neanche in bagno…
Cercare lavoro e amore…lo stai facendo nel modo giusto?
Cani da marketing (e non “marketing da cani”)
Sull’autobus…
Il realismo dei messaggi promozionali
Occhio agli sprechi
Attenzione alla guida
Sicuro di continuare a fumare?
Povertà…fame…sfruttamento minorile…razzismo
Violenza sulle donne: MAI abbassare lo sguardo.