I social media nel 2014: quali saranno i trends?

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Gennaio.

E’ tempo di propositi per il nuovo anno…e di previsioni in campo social.

Come ormai da tradizione, tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, ci poniamo di fronte allo schermo e, come fosse una sfera di cristallo, ci chiediamo: cosa sarà cambiato tra 12 mesi?

Cosa faremo o smetteremo di fare sui social networks?

Hand holding a Social Media 3d Sphere

Ecco quelli che poterbbero essere i social media trends nel 2014.

POTERE AL VISUAL

Le statistiche sono chiare: le immagini vengono elaborate dal cervello 60 mila volte più velocemente che la parola scritta.

E così, anche nel 2014, è il visual il primo trend di cui parlare.

A conferma dell’importanza dell’immagine, la maggior visibilità che da qualche mese hanno le foto dei link su Facebook e l’ apertura automatica degli allegati multimediali nei nostri tweet.

Ripeterlo non fa mai male: il tempo di leggere un lungo post sui social networks è poco, mentre l’immediatezza di un’immagine è enorme.

I brand, anche minori, lo stanno capendo e decidono di affidarsi sempre più al visual, ma spesso i risultati non sono quelli sperati e vengono pubblicati scatti confusi e di bassa qualità: l’occhio, però, vuole la sua parte…anche sui social!

Scatti originali, emozionanti, ironici, unici e perché no, con una bella cornice e il filtro giusto per dare un tocco di personalità in più.

Pubblicate immagini inedite dei vostri prodotti, di un evento, dello staff, di un work in progress e create contest originali: l’importante è coinvolgere il pubblico, renderlo parte integrante del vostro lavoro e delle vostre decisioni, dargli contenuti esclusivi e farlo sentire al centro della vostra attenzione.

E state sicuri che vi seguirà.

VIDEO MANIA

In principio era YouTube.

Adesso non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Unica regola? Rapidità.

Nel mondo dei microvideo regna ancora sovrano Vine con i suoi 6 secondi riprodotti in loop, ma si fa sempre più insidiosa la concorrenza di Instagram che nel corso del 2013 ha introdotto la grande novità dei video dalla durata di 16 secondi.

Niente loop e tante funzioni aggiuntive, tanto da aver immediatamente riscosso un enorme successo tra utenti e brand che ne hanno saputo sfruttare le potenzialità (compresi produttori cinematografici, come accaduto con il trailer di Jobs pensato appositamente per Instagram).

Non c’è alcun dubbio: il 2014 sarà uno straordinario anno di conferma per la video mania.

GOOGLE PLUS: L’ETERNA PROMESSA (?)

Facciamo un passo indietro di esattamente 12 mesi.

Nel gennaio scorso alcune statistiche pubblicate da GlobalWebIndex rivelarono che Google + era la seconda piattaforma social per numero di utenti attivi, subito dopo Facebook e addirittura superando Twitter.

La notizia fece ovviamente il giro del mondo (del web): per un social network che fino a pochi mesi prima veniva soprannominato il Social Desert si trattava di un gran traguardo, ma fin da subito non pochi sollevarono dubbi sulla veridicità dei dati.

E’ vero, Google Plus non è più quel deserto sociale come a pochi mesi dall’apertura, ma parlare di un’utenza attiva più numerosa di Twitter pare difficile da credere, nonostante i vari cambiamenti per renderlo più fruibile da tutti e non solo dagli addetti ai lavori.

All’inizio di questo nuovo anno, però, si impone di nuovo come protagonista nelle previsioni sui social trends.

Sarà la volta buona?

Personalmente amo molto Google Plus e le sue, spesso sottovalutate, potenzialità: la più importanti sono la perfetta integrazione con tutti i servizi targati Google, ma soprattutto l’influenza sul posizionamento nelle SERP, diventando così un fattore SEO di grandissima importanza.

Big G, assicurando maggiore visibilità, dimostra di voler rendere Big ogni suo utente con i suoi contenuti, quindi il mio consiglio è di non perdere altro tempo e buttarvi subito nelle cerchie di Google Plus, nel mondo delle communities e del +1.

Non ve ne pentirete.

#TWITTANDO, #TWITTANDO

Il mondo cinguetta, sempre di più.

Dopo la sua entrata in borsa, Twitter promette ancora sorprese e si pone come uno dei social a cui prestare maggiormente attenzione nei prossimi mesi.

twitter-logo-bird

La crescita del suo principale concorrente Facebook, tranne che in alcuni Paesi, si è ormai stabilizzata e tra i più giovani si è addirittura registrato un primo calo: secondo una ricerca del Pew Internet & American Life Project, infatti, molti teenagers stanno iniziando a preferire Twitter a causa dell’eccessivo tono “melodrammatico” dei post condivisi su Facebook e della presenza invadente di genitori e parenti.

Twitter, così, è diventata la nuova social-oasi per i teenagers (e guardando i sempre più frequenti Trend Topics adolescenziali, non ne avevo dubbi).

Quel che è certo è che i 140 caratteri stanno diventando il nostro pane quotidiano e che troviamo ormai difficoltà nel completare una frase senza #.

Durante il 2014 si prevede che il social possa diventare ancora più forte di adesso: il fenomeno del second screen si radicherà ancora di più nelle nostre case, continueremo a discutere di ogni notizia in tempo reale e impareremo a costruire vere e proprie storie con l’aiuto delle Custom Timelines.

FACEBOOK: MENO GATTINI, PIU’ QUALITA’

Siete appassionati di Bitstrips o di gif con gattini, cani e bimbi capaci di diventare virali nel giro di pochi minuti?

Ecco, per il bene della vostra pagina aziendale, forse dovrete abbandonarli.

Un cambiamento che presto avverrà nel settore mobile, infatti, potrebbe essere davvero rivoluzionario.

Dal momento che il traffico generato da Facebook ai siti di informazione è aumentato del 170% in un solo anno, Menlo Park ha annunciato che presto verranno privilegiati i link ad articoli di qualità, rendendo meno visibili i virali meme (e sfidando sempre più direttamente Twitter)

Questo non significa ovviamente rinunciare ad immagini e video (e se ancora non fosse chiaro, tornate all’inizio di questo post), ma puntare sempre alla qualità dei vostri contenuti.

Non solo: presto su Facebook, dopo aver cliccato sul link diretto ad un articolo, sarà possibile visualizzare fino a tre articoli correlati direttamente sotto il feed, per scoprire altri contenuti per noi potenzialmente interessanti.

DisplayMedia

Vedremo cosa succederà…

MONEY MONEY MONEY

Brutto da ammettere, ma con i recenti (e tanto discussi) aggiornamenti dell’algoritmo di Facebook, per le pagine aziendali pagare sarà un’opzione da tenere sempre in più in considerazione.

Come ormai saprete, dall’introduzione del nuovo algoritmo il lavoro del social media manager è diventato più complesso: la vita di un post dipende da quanto è stato ritenuto rilevante dalle persone (in termini di likes, condivisioni e commenti) e da quanto i nostri fan interagiscono abitualmente con la pagina.

L’unica arma contro l’essere invisibili è la qualità, ma a volte non basta.

Una delle maggiori critiche volte a Menlo Park, infatti, è l’indurre verso un utilizzo maggiore delle inserzioni a pagamento: si ricorrerà sempre più ai Facebook Ads, capaci di mostrare i propri post a pubblici selezionati sulla base di specifici criteri.

In fondo, Facebook è diventato un vero strumento di marketing e come tale richiede sempre più di mettere mano al portafogli. Che ci piaccia o no.

I PUNTI INTERROGATIVI…

Ho deciso di distinguere dai precedenti trends quelli che, secondo altri siti, sono le promesse del 2014, ma verso le quali provo qualche riserva.

Primo: Pinterest. Pinnare è bello, ma la strada per una sua affermazione in Italia mi sembra ancora lunga.

Nonostante sia uno dei migliori social in campo visual (o forse il migliore in assoluto), Pinterest non si presenta semplice ed intuitivo come i lontani cugini Facebook e Twitter e, sebbene possa contare su una larga fetta di seguaci fedeli, stenta a decollare.

Basteranno la grande forza attrattiva delle immagini e le novità introdotte lo scorso anno (come i Rich Pins e  i Place Pins) a renderlo un trend del 2014?

Secondo: Snapchat. 140 caratteri erano troppi. E pure 6 secondi di video.

Adesso i nostri file sono capaci di autodistruggersi in un soffio, appena ricevuti sul nostro smartphone.

Con l’app Snapchat, infatti, si è aperta una nuova era per la condivisione di contenuti, ponendo molti interrogativi sul suo futuro: ci stiamo davvero avvicinando verso un nuovo marketing all’insegna del mordi e fuggi?

...E UN PUNTO ESCLAMATIVO

Tra tante previsioni e dubbi, ecco una certezza: il social media marketing non è più una scelta.

E’ un obbligo.

Secondo una ricerca condotta da Adobe, nei prossimi tre anni il SMM rappresenterà il settore di marketing più importante per le aziende: in effetti sembrano già lontani i tempi in cui stare su Facebook, per un brand, equivaleva a giocare come su un profilo privato.

Il social media marketing è una questione seria (ma non seriosa) e che richiede una strategia comunicativa coerente, flessibile e chiara.

Quindi caro brand, sia che ti trovi nel B2C o B2B, nel 2014 non puoi più permetterti di non essere social.

OLTRE I SOCIAL NETWORKS…

Uscendo dal campo dei likes, delle condivisioni, dei tweets e degli igers, quest’anno sarà dominato anche da altre tre parole: Glass, Bitcoin e 3D.

Google-Glass-hand

Stando alle ultime voci circolanti nel web, gli occhiali futuristici di Google (per scoprirli, leggete qui) usciranno sul mercato statunitense in primavera alla cifra di 600 dollari.

Come verranno accolti?

Alcuni esperti parlano di “flop annunciato”, ma l’attesa ottimistica a Mountain View sale: in fondo, in un anno che verrà conquistato definitivamente dalla wearable technology, Big G può essere fiducioso.

Ne riparleremo tra 12 mesi.

Il 2014 sarà un anno importante anche per il Bitcoin: la  moneta virtuale, creata nel 2008 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, è una valuta non fisica che si basa su transazioni criptate e che non viene gestita da un ente centrale, ma dipende solo dalla fiducia degli investitori. Il suo valore è quindi estremamente volatile e si è passati da un valore iniziale di pochi centesimi di dollari al picco di dicembre scorso pari a 1240 dollari (crollando poi nei giorni successivi).

Sistema di pagamento alternativo o ennesima bolla speculativa? I governi cercheranno di controllarla? Il 2014, forse, ci darà la risposta.

Infine come non parlare dell’inarrestabile sviluppo della stampa 3D: le sue interessanti applicazioni, le numerose potenzialità, i prezzi sempre più accessibili al vasto pubblico, hanno fatto sì che secondo Gartner il numero di stampanti nel mondo crescerà del 75% nei prossimi mesi.

stampante-3d

Il virtuale diventerà la nostra nuova realtà nel 2014?

Abbiamo 12 mesi per scoprirlo…

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

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