Le strade del social sono infinite…

social dipendenza
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Non solo likes, tweet e +1.

Se pensavate di esservi iscritti a tutti i social network esistenti, forse dovrete ricredervi…

Ecco alcuni dei social più originali e interessanti catturati dal mondo 2.0.

ANOMO

E’ stato ribattezzato “il social dei timidi” e così viene presentato sul sito ufficiale:

Anomo transforms the way we connect with others.”

Anomo promette di rivoluzionare il nostro modo di socializzare: l’obiettivo è dare vita a relazioni più profonde e sincere, partendo paradossalmente da una maschera.

Ebbene sì: nessuna foto profilo e nessun nome, ma un avatar e un nickname che vi renderanno totalmente anonimi.

Anomo offre un’esperienza social diversa da quanto abbiamo vissuto finora: per iscriversi è necessario connettersi al proprio profilo Facebook, ma da quel momento tutte le vostre informazioni saranno nascoste … a meno che non decidiate di rivelarle a qualcuno.

Sul sito ufficiale sono tre i punti su cui viene posta l’attenzione: facilità nel costruire nuove relazioni, prime impressioni non più basate sull’aspetto fisico e controllo totale della propria privacy (“It’s 100% in your control within each relationship”)

Questa app permetterà di mettersi in contatto con persone vicine a voi per interessi: una volta registrati, infatti, verrete immessi in un “gruppo di prova” con altre 3/4 persone di entrambi i sessi per rispondere a alcune semplici domande, così che alla prossima connessione vi verranno proposti utenti a voi affini.

Con Anomo potrete conoscere persone a voi vicine anche fisicamente, grazie alla geolocalizzazione: potrebbe accadere, per esempio, che vi troviate a chattare con qualcuno in realtà seduto vicino a voi al bar, parlando di quanto è buono il dolce appena mangiato.

Non solo.

Nel caso la conversazione fosse di vostro gradimento, potreste inviare regali virtuali, come un mazzo di rose rosse, ma in America alcuni locali si stanno già attrezzando per mettere a disposizione regali reali: facendo check in, potreste offrire un caffè alla persona con cui state chattando e a quel punto l’interessato dovrà semplicemente mostrare il QR code al cameriere per ricevere il regalo.

E se l’Anomo con cui state chattando vi ha convinti e avete voglia di conoscerlo?

Beh, a quel punto buttate a terra la maschera.

Un vero cambiamento nel concetto di “prima impressione“, non più basata su look e status, ma su affinità e interessi comuni.

Il successo di Anomo sta crescendo e il co-fondatore James Sun ha dichiarato un incremento d’uso mensile del 500%.

E ovviamente, secondo quanto riportato dall’Huffington Post, gli utenti più attivi sono gli adolescenti, che apprezzano non poco l’idea di potersi nascondere dietro un avatar per conoscere persone nuove.

Rivoluzione o involuzione della socializzazione?

Rischio di un ulteriore isolamento social-e o semplice gioco?

Terremo gli occhi puntati su questo social, anche se devo ammettere di provare un po’ di nostalgia verso i tempi in cui gli sguardi non erano ancora stati rimpiazzati da freddi avatar.

TWIGIS

“Mamma, voglio essere un twiger!”

Se vostro figlio dovesse dirvi queste parole, non spaventatevi.

Significherà che ha deciso di iscriversi a Twigis, il social network dedicato ai bambini.

Le statistiche, in fondo, parlano chiaro: l’età media di iscrizione ai tradizionali social networks è sempre più bassa, tanto che secondo una ricerca di uKnowKids il 38% dei bambini sotto i 13 anni ha un profilo Facebook.

Opinioni personali a parte su questi dati, in Israele è nata l’idea di creare uno spazio social abitato solo dai piccoli internauti (tweegee.com) che possa tutelare la loro sicurezza da malintenzionati e cyberbulli e da qualche mese, grazie alla collaborazione con l’editore RCS, è arrivato anche in Italia con il nome Twigis.

Ad oggi 4 milioni di bambini nel mondo si divertono ogni giorno su questa piattaforma child-friendlynews alla loro portata, forum sugli argomenti da loro più amati (dove adesso domina Violetta), giochi, fumetti, blog chat severamente controllate da un team esperto.

Quando si parla di bambini, infatti, la loro tutela deve essere la priorità assoluta e Twigis la garantisce, accogliendoli in un luogo protetto dove ogni intervento è esaminato da attenti moderatori e dove ogni loro informazione personale viene protetta (ad esempio, non vengono distribuiti cookies).

social baby

Il controllo parte dal momento dell’iscrizione: si possono registrare solo i minori di 18 anni (anche se Twigis si rivolge soprattutto ai bambini tra i 6 e i 12 anni) e per completare la procedura, il piccolo deve aspettare la conferma della mail da parte del genitore.

In realtà, inserendo una data di nascita falsa e un indirizzo mail, ci si potrebbe ugualmente iscrivere, ma grazie anche alla stretta collaborazione con la Polizia Postale, ogni anomalia viene monitorata costantemente, arrivando eventualmente a sospendere profili interni.

Nessuna foto profilo, inoltre, ma avatar colorati e spiritosi, monete digitali e un account mail con il quale inviare posta agli altri contatti, ma sempre restando all’interno della community.

Twigis vanta anche un sistema antibulli: se i moderatori si accorgono che un bambino viene preso di mira, ecco che il cyberbullo viene bannato dal sito.

Magari fosse così semplice anche nella realtà…

HAPPIER

Non ne potete più di quei post vittimistici su Facebook dove i vostri contatti se la prendono con amici, genitori, fidanzati, ex o in generale, con la vita che non va nel verso giusto?

Bene, c’è un social che fa al caso vostro e dove tristezza, astio e toni da “soap opera” sono banditi: Happier.

Solo pensieri e immagini positive per questo social network nato da una startup di Boston con l’obiettivo di ispirare le persone ad essere più felici.

Happier, appunto.

Happier   Register

Questo intento è molto chiaro fin dalla registrazione, dove siamo invitati a pensare a momenti felici da condividere su questa “awesome community” almeno una volta al giorno: i nostri bei momenti, ci ricorda il team di Happier, potrebbero risollevare lo spirito di chi è giù di morale e ha bisogno di un sorriso.

Per curiosità mi sono iscritta e devo ammetterlo: appena entrati, si è letteralmente pervasi da una strana atmosfera alla “figli dei fiori” fatta di amore, sorrisi di bimbi, giochi con i cani, risate, tramonti e cene con gli amici.

E se volete dimostrare di aver apprezzato il contenuto di qualcuno, non pensate a tasti come “Mi piace” o “+1”: ovviamente qui dovrete “sorridere”!

Happier2

Astuto l’inserimento di consigli tra un happy post e l’altro, perché si possa capire l’importanza di essere sorridenti,  come ad esempio “Le persone più felici sono meno colpite da raffreddori ed influenza”

Della serie: stai con noi e risparmierai in aspirine.

Questo legame tra ottimismo e benessere fisico è costante in ogni loro attività: basterà leggere il contenuto della mail che riceverete al momento della registrazione ed ecco nuovamente il riferimento a ricerche scientifiche che attestano l’importanza di essere positivi per avere una vita più sana, meno stressante e più produttiva.

Un riferimento che serve a promuovere, furbamente, l’Everyday Grateful Course, un corso a pagamento volto a farvi diventare più ottimisti, positivi e rilassati.

Non male come mossa.

Happier Courses

Corsi a parte, si tratta realmente di un social positivo, allegro, colorato, vitaminico.

E direi che di qualche sana pillola di ottimismo quotidiano ce n’era proprio bisogno.

TIMEREPUBLIK

Hai mai sognato una Community fondata veramente sul merito
Noi sì, da tempo. Volevamo crearne una nella quale le persone fossero in grado di condividere liberamente i propri talenti, le proprie capacità, senza limitazioni dovute al denaro. E oggi ce l’abbiamo fatta. Sei pronto per questa rivoluzione?

Con queste parole viene presentato TimeRepublik: non un semplice social network, ma una vera banca del tempo globale.

TIMEREPUBLIK

In questi anni di crisi, infatti, abbiamo spesso assistito a un ritorno al sistema del baratto, allo scambio di servizi senza ricorso alla moneta: tanti gli esempi, dagli Swap Party (le feste del baratto) alle centinaia di piattaforme web che offrono servizi collaborativi.

TimeRepublik è un social nato poco più di un anno fa dalla mente di due soci italo svizzeri con l’intento di creare un “vicinato globale” dove l’unica moneta corrente è il tempo.

Una vasta community dove ognuno può fornire e ricevere servizi liberamente, a seconda delle proprie competenze: la forza di TimeRepublik, infatti, sta nel mettere a disposizione il proprio talento.

Oltre 10.000 iscritti e più di 300 abilità presenti sulla piattaforma, molto diverse tra loro: elettricisti, fotografi, insegnanti di lingue, personal trainer, scrittori, medici, cuochi, web designer, parrucchieri, baby sitter e molto altro ancora…

Per entrare in questa banca del tempo (e del talento) globale, l’iscrizione è semplicissima: basterà indicare le proprie competenze e geolocalizzarsi, in modo da essere individuati da chi ha bisogno di noi.

Ecco, ad esempio, i talenti vicini alla mia città…

Intorno a me   TIMEREPUBLIK

E’ una community davvero rivoluzionaria, perché intende dare visibilità ai talenti spesso danneggiati in un sistema tutt’altro che meritocratico: da una collaborazione nata su TimeRepublik, infatti, potrebbe nascere un vero rapporto di lavoro, come dichiarato da uno dei fondatori, Karim Varini.

Il problema numero uno per molti ragazzi è quello di trovare un posto di lavoro. Con Timerepublik e la moneta “tempo” puoi anche creare una serie di valutazioni,  dei track record che ti aiutano ad emergere.

E quindi, ben vengano questi social.

FIGHT ME

A proposito di abilità, c’è un altro social che mira a metterle in mostra…anche se l’obiettivo e il risultato sono ben lontani da quelli senza dubbio ammirevoli di TimeRepublik.

Questo social si chiama Fight Me e come dice il nome stesso, si basa sulla competizione tra gli utenti.

FightMe

Pensate di essere bravi in qualcosa? Cantare, suonare, correre all’indietro, camminare sulle mani o mangiare tre hamburger in 10 secondi?

Bene, dimostratelo e sfidate gli altri.

Postate un video di 30 secondi, descrivetelo con un hashtag e aspettate di ricevere un Applause dagli altri (l’equivalente del Mi Piace): a questo punto potrebbe esserci qualcuno che crede di saper fare quella cosa meglio di voi e voglia sfidarvi direttamente.

Questa la logica del Fight Me.

Diciamocelo, una vera Corrida in 2.0.

NOISLI

Non chiudo con un altro esempio di social, ma con Noisli, un sito web tutto italiano (la mente è del trevisano Stefano Merlo) che potrebbe rivelarsi utile in molte occasioni.

In realtà è riduttivo chiamarlo sito: si tratta di una vera oasi dove isolarvi da vicini (di lavoro o di casa) troppo rumorosi e da sempre più frequenti suoni di notifiche, sostituendoli invece con rilassanti onde del mare o fruscii di foglie che vi trasporteranno in luoghi lontani.

Perché essere social è bello.

Ma non lo è anche staccare la spina, qualche volta?

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

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