To Rome with blog: il #passaportodelblogger…a Roma!

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Ce l’hai il #passaportodelblogger a portata di mano?

Aspetta, se non sai di cosa sto parlando, ti rinfresco subito la memoria…

Il mese scorso siamo partiti per un viaggio speciale diviso in tappe che ci porterà in alcune città del mondo, ma l’obiettivo non sarà quello di darti consigli su cosa visitare e vedere…bensì su come fare blogging!

Ebbene sì, i consigli per aprire e gestire un blog possono nascondersi nelle realtà più diverse e l’unica cosa di cui avrai bisogno per partire sarà un passaporto, ma non uno qualsiasi: avrai bisogno del #passaportodelblogger!

Oggi partiamo per la seconda tappa, ma se vuoi recuperare la prima che ci ha portato nella Grande Mela, la puoi trovare qui > Blog and the City: i consigli di New York ai neo blogger.

PASSAPORTO DEL BLOGGER OK

Dove andiamo oggi?
Stavolta non dovremo superare oceani o parlare lingue diverse (anzi, forse tu nemmeno dovrai spostarti!): oggi partiamo per…

Roma

Te l’avevo detto che non dovevamo andare lontano!
Dopo la Grande Mela, quindi, entriamo nella Città Eterna e scopriamo 4 nuove parole da aggiungere sulle pagine del nostro passaporto!

roma ponte

1. Roma, museo a cielo aperto

Sarà una frase fatta, ma Roma è davvero un museo a cielo aperto.

È la città con la più alta concentrazione di beni storici ed architettonici al mondo (al mondo!) e strada dopo strada, piazza dopo piazza, si ha la sensazione di camminare da una sala espositiva all’altra, senza pagare il biglietto: qui la cultura e l’arte vibrano nell’aria e vanno “respirate” pienamente, godute con uno sguardo affamato di conoscere…però…eh sì, c’è un però.

Siamo in Italia e come ben sappiamo, la gestione della sua bellezza non è esattamente il nostro forte e così dobbiamo spesso veder gettato via tutto il nostro potenziale.

Qual è la parola da scrivere sul passaporto?

➜ Cultura

Vuoi aprire un blog, stai mettendo a punto la tua strategia, hai deciso quali sono i tuoi obiettivi e il tuo target, ma devi essere davvero sicuro di saper padroneggiare ogni tematica con naturalezza.

Considera ogni argomento come fossero pezzi di plastilina, malleabili sotto le tue mani: anche se le tematiche sono spesso le stesse nei vari blog del tuo settore, tu puoi farne uscire qualcosa di unico, ma per farcela devi affidarti ad una solita base.

La conoscenza del tuo settore. Il tuo bagaglio culturale.

fonte http://www.ilovecreativity.it/

fonte: I Love Creativity [www.ilovecreativity.it]

Ecco, pensa al tuo blog come fosse Roma: camminando da una sezione all’altra, il tuo turista/visitatore dovrà avere la sensazione di trovarsi nel posto giusto, un posto dove potersi arricchire attraverso ciò che offri, dove trovare le risposte che cercava.
Se vuoi parlare ad una nicchia, devi saper intercettare i loro bisogni, le loro necessità, diventare la loro chiave per accedere alla conoscenza e c’è una sola strada per poter dare tutto questo: arricchire il tuo bagaglio, giorno dopo giorno.

Un blogger non deve mai accontentarsi di ciò che sa: spinto dalla sua (naturale) curiosità, deve studiare, aggiornarsi costantemente attraverso le sue fonti fidate, i blog del settore, libri, corsi ed eventi.
In fondo anche la tua formazione può essere paragonata a Roma: non devi trascurarla mai, ma rivolgerle tutte le attenzioni, valorizzarla nel tuo blog e, come disse William Faulkner…

2. Tutte le strade portano a Roma

Chi non ha mai sentito almeno una volta questo proverbio?
Si dice così perché gli antichi Romani avevano costruito un sistema di strade che partiva proprio dalla città.

Ora ti dirai: che c’entra l’antica Roma con il mio blog?
Ecco la nuova parola da scrivere sul tuo passaporto!

➜ Visibilità

Tra le conoscenze che devi avere, non possono mancare quelle relative a come rendere più visibili i tuoi post in fase di post-produzione, perché caro blogger…tutte le strade devono portare a te!

Quando parliamo di visibilità, innanzitutto, non possiamo ignorare la SEO e l’ottimizzazione dei tuoi articoli per il motore di ricerca: se non sai di cosa sto parlando, fai una deviazione su questo mio vecchio articolo (aggiornato), dove a piccoli passi andremo a scoprirne alcune regole principali e salva nei preferiti il Dizionario della SEO firmato Studio Samo.

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Ti anticipo che uno degli elementi fondamentali per l’ottimizzazione di un post è senza dubbio il titolo, perché deve catturare l’attenzione e dare l’idea di ciò che una persona troverà nell’articolo: per riuscirci, è importante inserire le keywords principali in modo naturale, senza abusarne e scrivere pensando sempre al lettore, mai al motore.

L’unico modo perché le strade possano portare al tuo blog, infatti, è lasciare dietro di te “briciole di qualità” con le tue attività SEO: non pensare ossessivamente ai numeri, ma al valore di ciò che offri con i tuoi contenuti, all’esperienza che un utente farà sul tuo blog…Google premia sempre la qualità!
Se, comunque,  hai bisogno di una mano per posizionare meglio i tuoi post, ti consiglio di installare il plugin WordPress SEO by Yoast che ti permetterà di migliorare, giorno dopo giorno, l’ottimizzazione dei tuoi post (e questo articolo di Andrea di Rocco ti spiegherà come sfruttarne tutte le potenzialità!)

Finora abbiamo parlato di conoscenze legate al web writing, ma dobbiamo ricordarci sempre che…

Cosa c’è oltre la scrittura? C’è tutta la tua attività social!

Nella prima tappa a New York ti avevo suggerito una parola da scrivere tra le pagine del tuo passaporto: apertura.
Aprirsi agli altri serve a migliorare se stessi e a vivere al meglio la propria esperienza di blogger, ma anche a rendere più visibile il proprio lavoro: puoi anche scrivere post di qualità, utili ed originali, ma se li lasci in un cassetto della blogosfera, sarà tutto inutile.

Il primo passo fondamentale, prima di inaugurare un blog, è essere certi di aver inserito dei pulsanti di condivisione social, chiari e semplici da usare (anche da mobile): i plugin a disposizione per WordPress sono molti, ma io ti consiglio Flare o Cresta Social Share Counter (in entrambi i casi assicurati di collocare i pulsanti all’inizio, alla fine e magari anche lateralmente ogni post).

Dopodiché dovrai gestire il tuo personal brand e promuovere i tuoi contenuti sui vari social, condividerli (senza spammare) e accompagnarli a didascalie accattivanti che possano catturare l’attenzione del lettore…quelle saranno briciole che porteranno a bussare alla tua porta!

3. Roma non è stata costruita in un giorno

Ebbene sì, oggi mi voglio proprio dare ai proverbi e parlando di Roma, non poteva mancare questo: Rome wasn’t built in a day, cantavano pure i Morcheeba, per indicare che come accaduto con la costruzione di questa città, ci vuole tempo per raggiungere grandi obiettivi.

Non ti suggerisce qualcosa, caro blogger?
Eh già, ecco la nuova parola da scrivere sul nostro passaporto…

➜ Tempo

Se Roma non è stata costruita in un giorno, infatti, sicuramente non lo sarà nemmeno il nostro successo di blogger.
La parola che dovrai scrivere in grassetto, con pennarello indelebile (e magari tatuartelo anche sul polso) è…tempo.

Nella prima tappa newyorkese, ti avevo suggerito la parola costanza, riferendomi all’importanza di avere un calendario editoriale che definisca i nostri tempi e faccia da guida per il nostro viaggio di blogger, dandoci senso di controllo e sicurezza.

Anche oggi ti parlerò di tempo, perché le sue declinazioni sono tantissime…

tempo

Ci vuole tempo per costruire il proprio blog da zero: prima di partire per la tua avventura, assicurati di aver chiara la strategia da adottare, con target ed obiettivi definiti.

Ci vuole tempo per perfezionare il tuo tone of voice, perché nel corso dei primi mesi cambierà, si affinerà, per assumere poi la forma definitiva (ma sempre pronta a migliorare).

Ci vuole tempo (molto tempo) per vedere i primi risultati del tuo lavoro, ma ricordati di quella parola costanza che hai già scritto tra le pagine del tuo passaporto.

Ci vuole tempo per farsi conoscere in rete, ma costruendo relazioni di qualità, con umiltà e generosità, ci riuscirai!

Ci vuole tempo per costruire ogni singolo contenuto: la fretta è la peggior nemica della qualità, quindi gestisci il tuo tempo (sfruttando ogni momento, solo apparentemente, morto) e prendi il pieno controllo del tuo lavoro, organizzando idee, fonti e facendoti aiutare da scalette e mappe mentali.

Proprio l’altro giorno mi è capitata sotto gli occhi una frase perfetta per questo punto e non posso che condividerla con te:

4. “Anvedi che bel tipo”

Per cosa vanno matti i turisti stranieri a Roma (e, diciamolo, un po’ in tutta Italia?)
Non solo per la nostra ricchezza culturale ed artistica, ma anche per l’atmosfera frizzante e genuina che si respira nelle nostre strade.

Parlando di Roma, Trastevere è senza dubbio uno dei quartieri più vivaci, coloriti ed autentici della città, dove i rumori dei propri passi sui sanpietrini si abbraccia a voci, musiche, profumi e dove viene celebrata la bellezza della condivisione e della compagnia.

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Cosa può insegnarci la romanità e Trastevere?
Ecco l’ultima parola da scrivere sul #passaportodelblogger…

➜ Autenticità

Se non è la prima volta che leggi il mio blog, forse ti sarai accorto che non è nemmeno la prima volta che mi soffermo sull’importanza dell’autenticità.

Ti assicuro che non soffro di amnesie, ma  ribadirlo un’altra volta sarà per te importantissimo per conquistare il tuo spazio nella blogosfera:

Già siamo divisi da uno schermo e non possiamo ascoltare le nostre voci o vedere i nostri sguardi…tu devi riuscire a trasmettere ciò che sei in modo cristallino, attraverso le parole e il tono che userai non solo nei tuoi post, ma anche nelle conversazioni.

Non parlare da un piedistallo, ma scendi in “piazza”, tra le persone che vogliono parlare con te e sentirti vicino: vai ad incontrarle, diventa loro Amico, quello con la A maiuscola, quello di cui fidarsi ciecamente, che aiuta e fa sentire sempre a casa, a proprio agio.

Devi essere disponibile, accogliere ogni lettore con il sorriso a partire dalla tua pagina di presentazione, passando per i commenti sul blog e arrivando alle conversazioni sui social.
Lo so che hai mille impegni, ma ritaglia sempre del tempo per curare ogni rapporto e (mi raccomando) ringrazia chi ti legge, commenta, condivide.

Non dimenticarlo anche quando i mesi saranno trascorsi e magari, dopo aver lavorato duramente, sarai riuscito a farti conoscere e apprezzare in rete.
Pensa, qual è uno dei più grandi problemi di Roma? Il traffico, vero?
Ecco, quando questo aumenta sul tuo sito (e non nelle strade) non puoi che esserne felice, ma esattamente come accade con le auto, tu devi saperlo gestire.
Non permettere che i tuoi lettori ti passino accanto, mentre guardi da un’altra parte indifferente: entra in macchina con loro e condividi un pezzo di strada.


Il nostro giro a Roma è finito, ma il viaggio continua!

Segui #passaportodelblogger per non perdere le prossime tappe, ma intanto ti va di lasciarmi le tue impressioni?
Sei d’accordo con questi 4 consigli o vuoi aggiungere qualche altra “associazione romana”?
Ti aspetto nei commenti! 
;-)

Alessandra Toni

Ciao, sono Alessandra, ma chiamami Ale. Sono una redattrice editoriale, da sempre appassionata di storie e parole. Per anni ho scritto di web writing e comunicazione, oggi parlo di libri ed editoria con il nuovo percorso WeBook Road.

9 Comments

  1. Oggi ha citato la mia città…e quindi questo articolo lo condivido con molto piacere.

    Come sempre produci contenuti di qualità…e questo secondo me è il punto di forza del tuo blog, le attività di SEO in questo caso sono relative !!! ;D

    • Ciao Andre,
      è il complimento più bello che potessi farmi…ti ringrazio di cuore! 🙂
      La SEO è innanzitutto qualità e sapere di riuscire ad offrirla con i miei post, è la cosa più importante per me!

      Da romano, pensi siano giuste le associazioni che ho trovato con la tua città?
      Se ti va di suggerirmene altre, ti aspetto! 😉

      Grazie ancora per il bellissimo commento!

  2. Ora, a parte il mio debole per Roma – città della quale mi sono innamorato dopo il mio recente trascorso di, ahimè, solo 3 mesi – questo è un altro grande #passaportodelblogger!

    I paragoni spiegano perfettamente i concetti e hai sfruttato alla grande ogni singola occasione 🙂 Solo una pecca…per colpa tua oggi dovrò convivere con la malinconia romana: mi toccherà tornare a trovarla molto presto 🙂

    • Ciao Dani,
      ti posso capire…nonostante l’amore per la mia Toscana, a me è venuta la “nostalgia romana” scrivendo questo post! 😀

      Ti ringrazio davvero per le tue bellissime parole, sono felice che anche questa tappa ti sia piaciuta…chissà quale sarà la prossima? (ti do un piccolissimo indizio: resteremo in Europa e non troppo lontani dall’Italia… 😉 )

      Grazie ancora di cuore…a presto! 🙂

  3. La qualità dei rapporti che intrattieni con le persone è importante. Mi è capitato di sentirmi maldisposta verso qualche blogger che risponde ai commenti con poche parole secche. Come commentatrice è una cosa che mi mette a disagio, come se l’interlocutore mi stesse dando un buffetto sulla spalla guardando da un’altra parte. “Ma no, così è orribile!”, mi sono detta. Poi, pensandoci: è facile rispondere con il cuore quando hai venti commenti. E quando ne hai cinquanta? E cento? Se rispondi a chi ti ispira di più, crei un trattamento diversificato spiacevole. Se rispondi a tutti, però, sarai per forza telegrafico. Oppure non rispondi a nessuno, ma allora a che ti serve il blog, a parlare da solo? La mia domanda resta aperta. Tu cosa ne pensi?

    • Ciao cara Grazia,
      i tuoi dubbi sono più che ragionevoli e non è semplice trovare una risposta alla tua domanda finale…

      Partendo dal presupposto che, come hai ricordato te, non rispondere mai ai commenti equivarrebbe ad un monologo (l’esatto contrario di ciò che è un blog), sicuramente la situazione vissuta dai grandi blogger che ricevono centinaia di commenti è molto lontana da me…
      Le tue perplessità mi hanno fatto tornare alla mente un vecchio articolo di Riccardo Esposito (http://www.mysocialweb.it/2014/08/08/chiudere-i-commenti/) sulla difficoltà nel rispondere ad ogni singolo commento, affrontando il caso di alcuni grandi blogger stranieri (e capostipite fu il Seth Godin della Mucca Viola) che hanno deciso di chiudere i commenti perché impossibili da gestire.
      Ovviamente si tratta di un caso estremo (e a mio avviso folle), ma ben inquadra il problema: come riuscire a gestire le interazioni, quando iniziano a diventare così numerose? Rispondere a tutti è possibile o dobbiamo fare una selezione?
      Ti dirò Grazia, a me la parola “selezione” mi fa un po’ rabbrividire, perché tendenzialmente preferirei che un blogger mi rispondesse anche con un semplice “Grazie Alessandra”, piuttosto che non sentirlo mai vicino a me…è vero, sarà solo un buffetto, ma per lo meno ho avuto un contatto con lui.
      Al tempo stesso, però, capisco benissimo gli impegni che deve sostenere un grande blogger e la sua buona fede: lo stesso Riccardo Esposito, per me un vero maestro nel blogging, ammette di non riuscire a rispondere a tutti solo per mancanza di tempo (e non di interesse)….da qui la scelta di rispondere solo a quei commenti che pongono delle domande, critiche o spunti di riflessione.
      Tu cosa ne pensi, Grazia?
      (comunque hai perfettamente ragione: è facile parlare quando si hanno solo una decina di commenti…forse agggiornerò questo post! 😉 )

      Un abbraccio, cara Grazia… 😉

      • Ho letto anch’io quell’articolo di Riccardo. Non so, sinceramente temo che la risposta non esista. Anche a me la parola “selezione” proprio non piace, a prescindere dal criterio che si sceglie di seguire. Sa tanto di persone di serie A e serie B, no? Per il momento mi godo la piccolezza del mio blog; se poi i commenti aumenteranno, come spero, cercherò di inventare una magia che permetta alla risposta telegrafica di emanare calore. Non sarà facile, ma se non si prova… Un abbraccio a te, e buon weekend! 🙂

        • Sono perfettamente d’accordo, Grazia: ogni volta che un blogger, piccolo o grande che sia, trova il tempo da dedicare al mio commento, alla mia impressione, alla mia condivisione social (anche solo con la tanto “bistrattata” stellina), l’idea che mi sono fatta di lui/lei improvvisamente acquista una luce diversa…finché penserò così, mi impegnerò sempre a “coccolare” ogni singolo lettore che ha voluto condividere il suo pensiero con me. 😉
          (e se i commenti dovessero aumentare, ci affideremo alla formula per rendere magica la risposta telegrafica! 🙂 )

          Buon weekend anche a te, carissima!

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